Appello Ai Membri Del Parlamento Ucraino

Author

Pierre-Yves Maillard

Esprimendo la nostra sincera solidarietà al popolo ucraino di fronte all'aggressione russa, in qualità di membri dei sindacati europei e mondiali, chiediamo ai membri della Verkhovna Rada dell'Ucraina di respingere il controverso progetto di legge n. 5371 alla seconda udienza.

Il progetto di legge "Sugli emendamenti ad alcuni atti legislativi per semplificare la regolamentazione dei rapporti di lavoro nelle piccole e medie imprese e ridurre gli oneri amministrativi per l'imprenditoria" è stato approvato in prima lettura dal Parlamento ucraino il 12 maggio.

Temiamo che l'eventuale adozione di questa legge sulla cosiddetta semplificazione della regolamentazione dei rapporti di lavoro comporti nei fatti l'abolizione di importanti diritti del lavoro e di alcune delle ultime tutele che salvaguardano lavoratrici e lavoratori dalle azioni arbitrarie dei datori di lavoro, i cui casi sono diventati più frequenti in tempi di guerra e di recessione economica.

Se questa legge verrà approvata al Codice del Lavoro ucraino verrà aggiunto un nuovo capitolo III-B intitolato "Regime contrattuale che regola i rapporti di lavoro" che consentirà di limitare contrattualmente i diritti dei lavoratori nelle imprese che impiegano fino a 250 dipendenti; in pratica i diritti della grande maggioranza dei lavoratori dipendenti. Per i lavorator, il "regime contrattuale" significherà licenziamenti arbitrari, lavoro straordinario con motivazioni fittizie o riprogrammazione delle ferie annuali senza il loro consenso. Metterà inoltre a rischio le possibilità dei lavoratori di sindacalizzarsi e di difendere i propri diritti attraverso i sindacati.

Nelle circostanze attuali, l'adozione di questo testo, fortemente criticato dai sindacati ucraini e internazionali, aggraverebbe le disuguaglianze sociali e ostacolerebbe il dialogo sociale. Inoltre, potrebbe anche minare le prospettive di integrazione europea dell'Ucraina.

La Commissione parlamentare per l'integrazione dell'Ucraina nell'UE ha ritenuto che il contenuto del disegno di legge sia incoerente con l'Accordo di associazione all'Unione europea e con le convenzioni dell'Organizzazione internazionale del lavoro. Il disegno di legge non rispetta una serie di disposizioni della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, della Carta sociale europea (riveduta), della Direttiva 2003/88/UE e di altri regolamenti dell'Unione europea, nonché degli standard stabiliti dalle Convenzioni dell'OIL n. 30, n. 132, n. 135, n. 158, n. 166 e persino dalla Convenzione n. 1 (1919) sulla limitazione dell'orario di lavoro nelle imprese industriali a 8 ore al giorno e 48 ore alla settimana.

Ci auguriamo che i legislatori ucraini prendano in considerazione la già precaria situazione dei lavoratori in Ucraina, non approvino il progetto di legge n. 5371 e optino per soluzioni migliori che garantiscano una crescita economica sostenibile, in particolare attraverso salari più alti, una protezione affidabile dei posti di lavoro e la partecipazione dei lavoratori alla gestione aziendale. Questo alleggerirà il peso su milioni di ucraine e ucraini già colpiti dalla brutale invasione russa e rafforzerà così le prospettive di vittoria dell'Ucraina.

Primo firmatario dell’appello:

Pierre-Yves Maillard, Presidente del’Unione sindacale Svizzera